Tutti Su – Buon Compleanno Claudio – 16 maggio 2023

L’estate scorsa entrai per la prima volta alle Terme di Caracalla, uno dei luoghi più belli, della città più bella del nostro incredibilmente Bel Paese.

Entrai che era il tramonto. La bellezza del luogo era sconvolgente e migliaia di persone la approcciavano con l’euforia che condividevo: uscivamo da due anni di irrealtà e quella bellissima notte “libera”, lungamente rinviata, sembrava la celebrazione solenne della fine di essa.

Persone da ogni angolo d’Italia (che avevano il costoso biglietto in tasca da tre anni) riconoscevano al volo, le une nelle altre, la passione che le aveva spinte fino lì e la gioia di esserci. Vicino a me – quella notte come stasera – avevo fratelli e sorelle di questo culto laico che mi fa preziosa e insostituibile compagnia da quarant’anni, a cui devo esperienze e incontri straordinari.

Quella notte (e altre undici adiacenti ad essa) si rappresentò ciò che meglio si poteva adeguare alla magnificenza del posto. Una formidabile assemblea di eccellenze nazionali. Coloro che avevano pensato e realizzato il palco; le luci perfette con le proiezioni artistiche sulle rovine delle Terme; il suono nitido e potente; un coro lirico e un’orchestra sinfonica splendidamente adattate al pop; ballerini, acrobati, performer dai costumi straordinari come i loro numeri; i pretoriani devoti (strumentisti e coriste) abituale contorno del prodigio.

Per arrivare all’ideatore e protagonista assoluto di tutto, il più grande intellettuale del nostro tempo, con la sua voce irreale e il serbatoio riempito per cinquant’anni da parole e note sublimi che descrivono la lotta misteriosa dell’Uomo con la vita, la ricerca intelligente e affannosa allo stesso tempo della pace, di un costruttivo rapporto con la fugacità e il mistero dei sentimenti, con la natura, con il proprio corpo, con i figli, i vecchi, i viaggi, lo sport, i ricordi, la televisione, gli animali…

Per vincere ancora, come sempre, la gara nazionale (e forse internazionale) a chi ce l’ha più lungo (il concerto), a chi può dare di più a chi paga un biglietto, alla generosità inesausta di trasformare ogni occasione in un ricordo da chiudere con gli occhi e non smarrire mai.

Le magie di Caracalla sono diventate un film che sono andato a vedere stasera e che cercava di restituire, almeno in parte, quella meraviglia. Un film che è finito tardi, quando cominciava la giornata che segna lo scorrere impietoso degli anni.

Buon Compleanno, quindi, maestro e fratello Claudio, nostro invincibile eroe.

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